Cassero della Fortezza - Il Parco

Ultima modifica 30 agosto 2023

Argomenti :
Patrimonio culturale

IL PARCO ARCHEOLOGICO e TECNOLOGICO di POGGIBONSI
a cura di Riccardo Francovich

L'inaugurazione del parco di Poggio Imperiale si colloca in una fase di profonde discussioni sulle politiche dei beni culturali, che caratterizzano il dibattito nazionale e regionale, e rappresenta un'operazione che sembra indicare quale sia la strada giusta per superare inutili conflitti. Qui infatti strutture della tutela, governi locali, mondo della ricerca, fondazioni e imprenditoria hanno operato in forma sinergica e stanno costruendo un nuove prospettive nell'ambito della valorizzazione del patrimonio e nella definizione di nuove occasioni per l'occupazione.

La collina di Poggio Imperiale costituisce un esempio straordinario nel processo di formazione della trama paesaggistica ed insediativi dell'area collinare della Toscana centrale e occupa una superficie di circa 12 ettari, contenuta all'interno di una monumentale cortina muraria medicea, oggi destinata prevalentemente ad uso agricolo. Ai suoi piedi si trova il centro urbano, di origine bassomedievale, che oggi costituisce uno dei poli di concentrazione più rilevanti della piccola e media industria valdelsana.

Nel 1993 ha avuto inizio uno scavo di lunga durata, articolato attraverso una strategia d'intervento di scavo archeologico per grandi aree. Le indagini hanno sinora rivelato una storia del sito che va ben oltre il periodo documentato dalle fonti scritte, collocando la prima frequentazione della collina all'età tardoantica e altomedievale. Al VI secolo sono riferibili le tracce di un complesso articolato in case di terra, cui si collegano una zona di coltivazione agricola, una calcara, forse un deposito per acqua e tracce di attività artigianali. Fra la fine del VI secolo e gli inizi del X secolo, la collina è occupata da un ampio villaggio, esteso almeno due ettari. Il villaggio era composto da capanne di legno, terra e paglia dislocate tra due zone d'inumazione. L'evidenza archeologica mostra un'organizzazione del popolamento per famiglie legate stabilmente alla terra. Le indagini più che decennali hanno evidenziato un patrimonio di straordinario interesse anche per le fasi riferibili all'insediamento pianificato, e saldamente in pietra, databile a partire dalla metà del XII secolo , ma ancora molti anni di lavoro ci separano dalla conclusione della ricerca.

La fortezza di Poggio Imperiale costituisce un patrimonio storico, archeologico e ambientale di grande rilievo nazionale ed il progetto di Parco Archeologico e Tecnologico rappresenta la prima significativa scelta politica intrapresa dal Comune di Poggibonsi in collaborazione con l'Area di Archeologia Medievale del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena per la sua valorizzazione.

L'idea di parco della collina di Poggio Imperiale si basa su cinque principali prospettive:

  • restituire a Poggibonsi la propria eredità storica;
  • inserire la cittadina nella geografia delle offerte culturali della regione;
  • coniugare valorizzazione del patrimonio storico e culturale con una gestione tecnologicamente avanzata
  • realizzare forme di organizzazione permanenti di formazione e di ricerca

All'interno del progetto assume un ruolo fondamentale, oltre ai due ettari di aree archeologiche monumentali già emerse, il Cassero della Fortezza Medicea. Questo rappresenta il punto di riferimento del "sistema parco"; in particolare sarà sede di un centro di documentazione complesso con sala congressi, foresteria, laboratori archeologico-informatici, bar, ristorante e bookshop. L'idea è quella di creare un centro polivalente nel quale svolgere attività di ricerca scientifica, organizzare convegni, attività formative e, soprattutto, presentare i risultati delle indagini archeologiche sul sito di Poggio Imperiale attraverso l'allestimento di un percorso segnato dalla coesistenza di elementi tradizionali e tecnologie innovative. Buona parte delle funzioni richiamate sono già attivate all'interno della struttura grazie all'impegno di Comune e Università, ma sopratutto a quello dei giovani laureati e diplomati della Cooperativa Archeoval

Secondo il progetto, realizzato dall'Area di archeologia medievale dell'Università di Siena con l'architetto del paesaggio Jamie Buchanan e in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, sono previsti la ricostruzione di un villaggio alto medievale di capanne, percorsi guidati di visita dello scavo, il collegamento con la basilica di San Lucchese. Oggi vengono aperte tutte le aree fino ad ora indagate, con una sistemazione rispettosa delle nuove "emergenze": lotti abitativi del XII e XIII secolo, Chiesa, cisterna e tratti della "Francigena" interna al castello. Nel centro di documentazione, oltre ai materiali rinvenuti nello scavo, sono posti al centro dell'attenzione i pannelli con le tavole illustrative, frutto del lavoro integrato degli archeologi e dello Studio Inklink. Una operazione destinata a creare strumenti interpretativi innovativi a disposizione di un grande pubblico. Inoltre sono già predisposti i laboratori informatici e le strutture di servizio.

I tempi di realizzazione sono stati brevissimi e sembra che si percorrano con rapidità le tappe e si stiano raggiungendo gli obiettivi indicati un anno or sono dal Sindaco del Comune di Poggibonsi dott. Rugi e dal Magnifico Rettore Prof. Tosi. Allora Sindaco e Rettore scrivevano che l'iniziativa era destinata

"a valorizzare il patrimonio storico, culturale ed ambientale pubblico dell'area della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi, alla creazione di servizi culturali e turistici, a dare continuità e a promuovere l'attività di formazione, di ricerca e di conservazione intrapresa da oltre un decennio in forma collaborativa dall'Università di Siena e dal Comune di Poggibonsi, andando alla creazione di un Centro Europeo Interuniversitario di Archeologia Medievale, che opererà in stretto rapporto con il Dottorato in Archeologia Medievale dell'Università di Siena e in collaborazione con il "Progetto "Paesaggi Medievali" della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, attraverso l'attivazione di master, a forte contenuto innovativo e professionalizzante"

e sottolineavano come si trattasse di una iniziativa dai forti caratteri innovativi che intende testimoniare la pluriennale attività di collaborazione del governo locale e della struttura universitaria, che hanno dato prova di contribuire concretamente a progettare nuove prospettive di sviluppo.

Infatti se è vero che la valorizzazione dei dodici ettari della Fortezza di Poggio Imperiale costituiscono una risultato di altissimo impegno culturale in una porzione di territorio che viene soltanto marginalmente toccato dal passaggio di grandi flussi turistici diretti verso i più noti centri storici delle aree circostanti, è altrettanto vero che l'iniziativa avrà un significativa ricaduta sulle dinamiche economiche e sociali dell'area.
La strategia di ottimizzare le ricadute in termini di utilità sociale delle attività di ricerca dell'Università e di valorizzazione dell'Ente del Governo locale si configura come una prospettiva concreta e vitale e, allo stesso tempo, una sfida importante da percorrere con decisone.

Ricerca archeologica, valorizzazione del patrimonio culturale, innovazione tecnologica e attività sinergica fra diversi soggetti pubblici e privati, nel caso di Poggibonsi, sembrano costituire davvero un modello da esportare.


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