data aggiornamento 18/10/2016
San Lucchese
Su una delle più belle e suggestive colline della media Valdelsa, a meno di un chilometro dal centro storico, il complesso monumentale di San Lucchese - convento e basilica si è sviluppato attorno alla primitiva chiesina romanica di S. Maria in Camaldo e ai suoi immediati insediamenti. Di questo primitivo edificio rimangono visibili e significative tracce nell'attuale parete di sinistra della grande chiesa gotica, realizzata attorno al 1252, ed anche nella facciata.
La basilica, uno degli edifici per il culto più grandi della Valdelsa, ha subito, nel corso dei secoli, aggiunte (la parte absidale delle cappelle fu costruita attorno alla metà del XIV secolo, mentre il portico antistante la basilica è del XVII secolo), trasformazioni e ristrutturazioni di recupero, specie alla facciata e al tetto (per frane, scosse telluriche, cannoneggiamento del 1943) senza tuttavia esserne snaturato ed anzi mantenendo integro l'assetto originario. All'interno una serie non trascurabile di opere d'arte: una Immacolata Concezione in terracotta (Giovanni della Robbia), due affreschi di Bartolo di Fredi (fra cui la celebre Madonna del Cardellino), San Luccheseancora affreschi di Taddeo Gaddi e di Cennino Cennini nelle cappelle di San Lucchese (vi si conserva il corpo del santo), altri di Arturo Viligiardi illustranti vicende della vita di San Lucchese.
La sacrestia, alla quale si accede dal lato destro della basilica, conserva un prezioso armadio con 17 splendide formelle di Memmo di Filippuccio. Il convento, cui si accede da un portone a destra della basilica conserva l'Aula Capitolare della fine del 1200, che chiude da un lato il grande chiostro secentesco, attiguo alla stessa basilica. Da qui si ha accesso al refettorio, costruito nel 1400, che conserva uno splendido affresco di Gerino da Pistoia, "La moltiplicazione dei pani e dei pesci".